Città di Varese e presidente Amirante sentenza del Tribunale Federazione Italiana Gioco Calcio

Settanta giorni di inibizione dalla attività a lui e cinquecento Euro di multa alla società. Sul Città di Varese e sul presidente Stefano Amirante si è abbattuta una tegola pesante. A emettere la doppia sentenza è stato il tribunale della Federazione Italiana Gioco Calcio. Da dove nasce il tutto? 

Amirante, secondo quanto recita la sentenza alla base del deferimento, “avrebbe consentito e comunque non impedito al signor Ezio Rossi (che fino allo scorso campionato campionato fu tecnico della società biancorossa,ndr) di svolgere l’attività di allenatore della squadra Città di Varese partecipante al campionato di serie D, dal 9 agosto 2021 sino al 10 settembre 2021 privo di tesseramento”.

Quindi Rossi, non avendo per quel lasso temporale alcun vincolo di tesseramento con la società, non sarebbe stato abilitato a sedere in panchina e a esserne tecnico.  “Prima dell’apertura dell’udienza – si legge ancora nel contenuto del tribunale della Figc – la Procura federale, il signor Stefano Amirante e la società Città di Varese hanno depositato proposte di accordi rimesse alla valutazione di questo Tribunale”.

Alla fine è scattata la sentenza di inibizione e pecuniaria.  Un brutto colpo per un Città di Varese che proprio in questo periodo sta vedendo tornare a risplendere il sole del rendimento della squadra sia con due vittorie consecutive in campionato sia con il passaggio del turno in Coppa Italia.

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